Gabriella (su Amazon)
23 novembre 2017
Sbalordita osservo gli orrori del mio tempo ho trovato in questo libro spiegazioni logiche alla deriva a cui assistiamo e di cui subiamo le influenze. La consapevolezza forse salverà le generazioni future … leggere conoscere agire.
Giorgio (su Amazon)
12 dicembre 2017
Un libro che apre spunti interessanti per la rilettura della visione imperante di una storia dell’umanità in chiave antropocentrica. La tesi di fondo è che il genere umano rappresenta un clamoroso fallimento in termini di convivenza armoniosa con il pianeta che lo ospita. Come un tumore, le sue metastasi si propagano e raggiungono le parti sane dell'”organismo terrà” sino a causarne la morte. Un’opera che, al di là degli spunti più o meno sviluppati e più o meno condivisibili ivi trattati, lascia poco spazio ad una prospettiva futura di speranza di inversione di una tendenza distruttiva che si autoalimenta nella pura inerzia dei numeri e del loro progressivo ed inarrestabile moltiplicarsi.
Dante (su La Feltrinelli.it)
5 febbraio 2018
Libro intelligente che meriterebbe il Premio Nobel, in modo da scuotere le menti di chi conta nel mondo intero.
Daniela (su IBS)
24 maggio 2018
Sto leggendo il libro: è per menti aperte e coraggiose. Non penso che molti siano disposti ad accettare una interpretazione così realistica ed appropriata della presenza umana, oggi, sulla Terra.
Samuele (su IBS)
9 marzo 2019
Bruno Sebastiani parte dagli albori della storia e ripercorre il cammino dell’uomo su due binari paralleli, quello dello sviluppo demografico e tecnologico e quello del pensiero filosofico e religioso. E lo fa con pazienza, tracciando passo dopo passo la traiettoria di una specie che, grazie alle proprie capacità intellettive, si libera dai limiti tipici della natura e si sviluppa con la rapidità e l’aggressività del cancro. Le tesi sostenute sono spesso scomode ed a volte ci si trova davanti a veri e propri ribaltamenti di paradigmi tra buoni e cattivi, un po’ come nelle opere di Edward Abbey. Una lettura consigliata perché fa aprire la mente guardando il mondo da un’altra prospettiva.
Un pensiero riguardo “Recensioni a “Il Cancro del Pianeta””