Il villaggio globale

Villaggio globale – 01 – Oggi si parla tanto di villaggio globale. Ma ci siamo mai soffermati ad osservarne le immagini, confrontandole con quelle del passato? Ogni città un tempo aveva una sua individualità. Oggi l’omologazione sta cancellando tutte le diversità, e gli “skylines” di ogni metropoli vanno somigliandosi l’un l’altro. Iniziamo il nostro viaggio da Mosca, e vediamo come anche l’ex capitale dell’impero sovietico oramai ha assunto una fisionomia “capitalista”, al punto da non riuscire a distinguerla a prima vista da una qualsiasi città americana o asiatica!

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Villaggio globale – 02 – Londra è da secoli città “progressista” per eccellenza, come si addice alla capitale dell’ex-impero coloniale più grande del mondo. È stata la prima ad avere la metropolitana e lo smog, entrambi simboli del “nuovo che avanza”. Ma finora aveva conservato in molti quartieri una fisionomia tipicamente britannica. Centri commerciali, grattacieli e multiculturalismo la stanno trasformando e anche qui entro breve sarà come trovarsi in una qualsiasi altra città del mondo!

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Villaggio globale – 03 – Un capitolo de “Il Cancro del Pianeta” è dedicato a “Il caso Cina”. Pekino, la capitale, riassume in sè tutte le contraddizioni. Ha tre millenni di storia ed è famosa per i suoi siti antichi come la Città Proibita e il complesso di palazzi imperiali delle dinastie Ming e Qing. Ma oramai anch’essa è preda dell’architettura “globale”, ed entro breve andrà rassomigliando ad ogni altra metropoli della Terra.

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Villaggio globale – 04 – Costruire grattacieli a Parigi è come irrompere in una sonata di Beethoven con rumori da officina o sporcare un quadro di Giotto con bombolette spray. Eppure accade. Anche qui pian piano il progresso avanza e tutto uniforma. Addio Ville Lumiere, entro breve sarai accerchiata da enormi mostri di cemento e acciaio, alternati a povere periferie ben scarsamente vivibili.

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Villaggio globale – 05 – Il Giappone è stato il primo caposaldo asiatico a capitolare. L’India è stata conquistata, ma il Giappone ha fatto suo il mito del progresso e ha trasformato la sua capitale, Tokyo, e il resto del Paese in una colata di cemento verticale, occultando in angoli remoti i reperti della sua millenaria ed epica storia passata.

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Villaggio globale – 06 – New York, la capitale del mondo, è nata moderna, come dice il suo stesso nome. Nondimeno gli immigrati al loro arrivo mantenevano vive le tradizioni dei Paesi di origine. Col passare degli anni tutto è andato livellandosi ed oramai la metropoli denominata la “Grande Mela” (mai nome fu più azzeccato!) è diventata il simbolo del frutto proibito che il genere umano ha mangiato avidamente, trasformandosi in cancro del pianeta …

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Villaggio globale – 07 – Con i suoi 27 milioni di abitanti Shanghai è la città più popolosa della Cina e del mondo. La Shanghai Tower con i suoi 632 metri di altezza è il secondo grattacielo più alto del pianeta. Eppure anche in questa immensa colata di cemento e acciaio un tempo vi erano caratteristiche piccole abitazioni collegate le une alle altre, disposte in stretti vicoli e dotate di cortile in cui venivano coltivati piccoli orti domestici!

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Villaggio globale – 08 – San Paolo del Brasile è la città più popolosa del continente americano (oltre 11 milioni di abitanti). Fu fondata dai gesuiti nel 1554 e divenne ufficialmente città nel 1711. Per la sua giovane età non può vantare un gran numero di edifici storici, cionondimeno conserva costruzioni tipiche della conquista portoghese, chiese in stile neogotico e altri monumenti di un certo interesse. Ma oramai la nuova architettura mondialista ha conquistato anche questa metropoli e le immagini dei suoi grattacieli non lasciano spazio ad alcuna illusione al riguardo.

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Villaggio globale – 09 – Singapore è una città-Stato situata sulla punta meridionale della penisola malese. È il quarto principale centro finanziario del mondo ed è una delle principali città cosmopolite. Il suo porto è tra i primi 5 per attività e traffico su scala mondiale. Ha una lunga storia di immigrazione e una popolazione variegata composta da oltre 5 milioni di abitanti (cinesi, malesi, indiani e altre discendenze di asiatici ed europei). Il 42% della popolazione è straniero. È il secondo Paese più densamente popolato del mondo dopo il Principato di Monaco e nel 2009 ha raggiunto la più alta concentrazione di milionari in rapporto alla popolazione. È forse l’esempio più emblematico della globalizzazione e di cosa diventeremo nel giro di pochi decenni. E i mercatini e le vecchie case saranno mantenuti come curiosità da visitare per le nuove generazioni?

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Villaggio globale – 10 – Città del Capo (3.497.097 abitanti nel 2007) è la capitale legislativa del Sudafrica e la terza città più popolosa del Paese. Fu il primo insediamento europeo, di cui rimangono tracce culturali e architettoniche. Ma oramai i vecchi edifici in stile Cape Dutch e i colorati mercatini multietnici coesistono con i moderni grattacieli e prima o poi rimarranno solo come lontani ricordi di un passato cancellato dalla globalizzazione culturale e architettonica che tutto appiattisce ed uniforma.

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Villaggio globale – 11 – Hong Kong (letteralmente “porto profumato”) è una regione amministrativa speciale della Cina. Con una superficie di 1.104 km2 e una popolazione di sette milioni di persone, è una delle aree più densamente popolate al mondo. Il 95% della popolazione è di etnia cinese. Fu colonia inglese fino al 1997. La mancanza di spazio e il crescente numero di abitanti e infrastrutture, hanno portato la città ad avere una intensa densità di costruzioni sviluppate in altezza, rendendola la città più verticale al mondo. La densità ha portato anche allo sviluppo di una grande rete di trasporti pubblici. Come in tutte le altre megalopoli la modernizzazione ha portato all’omologazione del paesaggio urbano e degli usi e costumi cittadini, a discapito della diversità delle costruzioni e delle antiche tradizioni.

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Villaggio globale – 12 – La trasformazione di Milano in senso globalista è abbastanza recente. Nel giro di poco più di un decennio la città lombarda (tre milioni di abitanti nell’area metropolitana) ha visto modificarsi il proprio profilo urbanistico in senso verticale. Come moderni funghi sono spuntati decine di grattacieli ed edifici ultramoderni, tutti vetro e acciaio, come si conviene ad una vera massa tumorale di ultima generazione. Addio alla Milano dei Navigli e dello storico quartiere di Brera, entro breve i centri commerciali e i nuovi dipartimenti finanziari risucchieranno quello che rimane delle vecchie vie e delle ultime tradizioni meneghine.

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Villaggio globale – 13 – Buenos Aires con i suoi 3 milioni di abitanti (14 milioni e mezzo nell’area metropolitana) è una delle più grandi megalopoli sudamericane. Suddivisa in 48 barrios, è uno dei più importanti centri politici, culturali e finanziari dell’economia argentina. A causa della fitta rete di nodi stradali e autostradali che si diramano lungo la metropoli, funge da principale punto di convergenza per i trasporti di tutta l’America meridionale. Fondata nel 1580, dopo essere stata accorpata al Vicereame del Perù, nel 1776 passò sotto il dominio spagnolo. La “Grande Buenos Aires” è stata una delle principali destinazioni del processo di immigrazione che ha riguardato l’Argentina dalla fine del XIX secolo. Attualmente occupa il 20º posto nella classifica delle città globali e come tutte queste sta modificando la sua pelle in senso mondialista, perdendo ogni suo connotato tradizionale.

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Villaggio globale – 14 – Istanbul, storicamente conosciuta come Bisanzio, Costantinopoli o Nuova Roma, è il principale centro industriale, finanziario e culturale della Turchia. Con una popolazione di circa 15.000.000 di abitanti è la settima città più popolosa al mondo. Divisa dal Bosforo, si estende sia in Europa sia in Asia, ed è l’unica metropoli al mondo appartenente a due continenti. Nel corso della sua lunga storia è stata la capitale dell’Impero romano, di quello bizantino e di quello ottomano. Conosciuta anche con l’appellativo di “seconda Roma”, è stata fino alla conquista ottomana nel 1453 una tra le più grandi città della cristianità, divenendo in seguito per quasi cinquecento anni la capitale di uno dei più grandi imperi musulmani della storia. Nonostante questo passato ricco di culture e tradizioni oggi è avviata a stemperarsi nel brodo globalista che tutto avvolge ed omologa. I grattacieli e i palazzi di acciaio vanno soppiantando i vecchi borghi, di cui prossimamente non resterà neppure il ricordo.

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Villaggio globale – 15 – Berlino è il comune più popoloso dell’Unione europea, con oltre 3,5 milioni di abitanti (l’’area metropolitana ha una popolazione di oltre 5 milioni di abitanti). L’attività tumorale di globalizzazione mondialista nella capitale tedesca è stata più rapida e agevole rispetto ad altre realtà, in quanto questa città fu in gran parte rasa al suolo nel 1945 dai bombardamenti sovietici ed angloamericani. Al posto delle vecchie costruzioni prussiane è stato facile innalzare moderni grattacieli e case prive di ogni richiamo architettonico tradizionale. Anche la popolazione si è apparentemente ben adattata al proprio nuovo ruolo di agente cancerogeno del pianeta.

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Villaggio globale – 16 – Il Cairo, con 10 milioni di abitanti (circa 18 milioni dell’area metropolitana) è, dopo Lagos, la città africana più popolosa. La sua lenta trasformazione in villaggio globale è passata dal capitalismo di stato nasseriano all’apertura liberista di Sadat fino al Il trionfo del neo-liberismo con Hosni Mubarak. Non c’è scampo per alcuna civiltà ad ogni latitudine: il cammino del cancro del pianeta va ormai in un’unica direzione: la globalizzazione di usi, costumi ed habitat sociale.

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Villaggio globale – 17 – Città del Messico è una delle città più grandi al mondo. Nel 2007 aveva  una popolazione di 9.755.980 abitanti e di 24.748.250 per l’area metropolitana. Quest’ultima, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, è l’agglomerato urbano più grande dell’emisfero occidentale e il secondo più grande al mondo dopo Tokyo. Le sue dimensioni sono invero impressionanti: più di 50 km da nord a sud e 35 km da est a ovest. Una massa tumorale enorme, il cui centro inizia ad assumere il classico andamento verticale tipico dell’ultimo stadio della malattia.

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Villaggio globale – 18 -Karachi è la città più popolosa del Pakistan. Conta 17 milioni di abitanti e la sua area metropolitana più di 23 milioni. Ha una densità di popolazione per chilometro quadrato tra le più alte del pianeta. È il fulcro del settore finanziario e industriale del Paese. Karachi è conosciuta come la “città delle luci” per la vivace vita notturna degli anni ’60 e ’70. Poi è stata al centro di un conflitto etnico – politico negli anni ’80 con l’arrivo di armi provenienti dalla guerra russo-afghana. Negli anni è diventata tristemente nota per i suoi esponenziali tassi di criminalità. Dal 2015 il tasso di omicidi e di sequestri è diminuito. La costruzione di nuovi quartieri, come Bahria (nella foto), vanno trasformando anche Karachi in una megacellula della malattia che avvolge il corpo di Gaia. Le antiche viuzze ben presto saranno solo un lontano ricordo.

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Villaggio globale – 19 – Mumbai e Bollywood
Mumbai (Bombay fino al 1995) con una popolazione stimata di 12.478.447 di abitanti, è la seconda città più popolosa dell’India, e la prima per densità di popolazione al mondo, con i suoi 31 214 ab/km². Insieme con la vicina periferia di Navi Mumbai e Thane, forma un agglomerato urbano di 21 milioni di abitanti, rendendola la quinta più popolosa area metropolitana del pianeta. Si trova sulla costa occidentale dell’India e possiede un profondo porto naturale, che movimenta quasi la metà del traffico marittimo del Paese. È la capitale commerciale e dell’intrattenimento dell’India. L’industria cinematografica di Bollywood (crasi tra Bombay e Hollywood) è in gran parte responsabile dell’abbandono da parte del popolo indiano delle sue millenarie tradizioni religiose e filosofiche in direzione di un edonismo consumista di matrice occidentale. L’India, insieme alla Cina, costituisce il nuovo centro di diffusione del cancro del pianeta.

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Villaggio globale – 20 – Giacarta, già Batavia, è la capitale e la principale città dell’Indonesia. Situata sulla costa nordoccidentale dell’isola di Giava, ha una popolazione di quasi 11 milioni di abitanti. Come tutta l’Indonesia a partire dal 1602 fino al 1949 subì il dominio olandese che ne fece uno dei possedimenti coloniali più ricchi e più sfruttati al mondo grazie al commercio delle spezie. Oggi è terra di contraddizioni, situata in un contesto naturale in parte ancora selvaggio ma contornato da aree sovrappopolate fonti di grave inquinamento. Il paesaggio urbano si avvia rapidamente verso la globalizzazione mondialista e i ricordi del passato tendono altrettanto rapidamente a scomparire. Oramai tutte le cellule cancerogene tendono all’omologazione!

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